Due parole nel nome del popolo Lakota

Buongiorno a tutti e grazie. Grazie al Commissario, Dott.ssa Cassone, per l'invito esteso alle due amministrazioni uscenti di Piteglio e San Marcello che dal primo gennaio sono una sola comunità. Grazie agli organizzatori di questa bellissima manifestazione, per il lavoro importante e impegnativo che in questi giorni li ha visti protagonisti. Grazie ai promotori del patto di amicizia con il popolo Lakota, in particolare ad Aldo Morelli, Gianfranco Venturi e agli allora amministratori del Comune di San Marcello, uomini che per la prima volta riconobbero e sposarono la causa dei  nativi americani. Grazie ad Alessandro Martire, il vero messaggero, l'uomo che vi ha accompagnati qui e che di continuo agisce, nei suoi viaggi frequenti da e per l'America, come fosse un cunicolo sotterraneo, che ci tiene uniti nonostante la distanza. Grazie a tutti voi, qui presenti, che oggi condividete con noi questo momento di concordia con un popolo geograficamente lontano, ma vicino ai nostri intendimenti e ai valori profondi cui la comunità nascente di San Marcello Piteglio ispirerà, negli anni a venire, i propri intendimenti e le proprie condotte.

 

 

Grazie. La parola che forse meglio di ogni altra condensa in sé lo spirito e la cultura del popolo Lakota. Una cultura fondata sulla Generosità, sulla salvaguardia di quanto appartiene a tutti, sull'idea che il più grande motore della felicità umana sia concentrato nel gesto del dare agli altri senza pretendere di avere nulla in cambio. Una cultura potentemente incentrata sul concetto di Parentela, una parentela allargata che parte dal nucleo familiare e che si estende, in un abbraccio solidale, a tutta la comunità. Una cultura fatta di Saggezza, che scaturisce dalla conoscenza profonda dell'uomo e del suo delicato rapporto con la natura madre.

Oggi, nel giorno in cui il patto di amicizia col popolo Lakota si rinnova estendendosi anche ai cittadini di Piteglio, sentiamo più forte il legame con questi valori, valori che per nostro conto e forse non a caso, abbiamo posto a fondamento della nuova comunità. Lo statuto che, come amministrazioni uscenti abbiamo lasciato in eredità agli amministratori del futuro, ci consegna la voglia e la volontà di una comunità aperta, consapevole del valore della diversità e quasi bisognosa di consolidare e allargare il quadro delle relazioni con culture diverse. La carta del nuovo comune si regge sul principio di salvaguardia dei beni comuni, intesi non solo come valore legato al patrimonio pubbico ma anche come capacità di mettere in condivisione ciò che è nostro. Lo Statuto "riconosce e promuove le iniziative volte al rispetto e alla salvaguardia dell’intero ecosistema come valore e condizione essenziale per la salute delle persone e di tutte le forme viventi, in particolare, riconosce il diritto umano all’acqua, come diritto inalienabile e universale".

 

 

Nel ribadire con forza questi principi che saranno il fondamento della nostra nuova comunità di qui agli anni a venire, ci sentiamo vicini, intimamente vicini al popolo Lakota. Ci sentiamo al fianco dei nostri amici d'America nel sostenere, con ferma convinzione, le loro battaglie per la terra, per l'acqua per l'ambiente come luogo in cui dispiegare, pienamente e senza costrizioni, la vita dell'uomo. Abbiamo negli occhi l'olocausto: la barbarie durata secoli con cui le culture indigene d'America sono state spazzate via nel nome del progresso. E la battaglia non è finita. Di questi mesi, di queste settimane, di questi giorni è la lotta contro la DAPL (Dakota Access Pipeline), un oleodotto che trasporterebbe greggio attraverso quattro stati, passando sotto il fiume Missouri e pregiudicando, per i Lakota e per altri indiani, il sacro diritto all'acqua e alla terra.

Siamo con voi amici! Siamo con voi in questa battaglia nel nome del rispetto che dobbiamo alla vostra terra come alla nostra terra. Siamo con voi nel rispetto delle vostre diversità come delle nostre uguaglianze. Siamo con voi! E con voi, in un unico lungo sguardo, vogliamo guardare con fiducia al futuro. Un futuro in cui seminare e veder germogliare e crescere il seme di questa nostra amicizia. E per questo, per questa nostra amicizia, affinché si rafforzi nel tempo, contate sempre sul nostro impegno.