Politiche per l'economia

2) L’economia manifatturiera è la storia e la base della nostra economia, dobbiamo qualificarla e sostenerla:

  • Valorizzando le opportunità delle direttrici di sviluppo che investono sul nostro territorio (in particolare nel rapporto con Hitachi Rail e sulle energie rinnovabili);
  • Attuando le disposizioni urbanistiche necessarie per poter far operare le aziende senza vincoli -Incrementando le potenzialità delle reti (metano, fibra) verso tutte le aree produttive del Comune;

 

3) L’economia agricola di montagna, nell’epoca della qualità e della valorizzazione del km zero può spingere le imprese legate all’agricoltura e alla valorizzazione del patrimonio forestale:

  • Produzioni agroalimentari tipiche -Creando connessioni, anche qui, con la filiera delle energie rinnovabili;

 

4) Adeguata cura del territorio, in termini di:

  • Decoro urbano
  • Interventi coordinati per l’urbanistica nei centri urbani, finalizzata a rivitalizzare i paesi per la socialità e il commercio
  • Cura delle foreste e incentivazione della resa economica dello sfruttamento del bosco

 

5) Servizi della pubblica amministrazione improntati all’efficacia e al supporto delle attività:

  • Organizzazione della struttura comunale e degli enti collegati (come, ad esempio, l’Unione dei Comuni) funzionale alla capacità di operare con la massima efficacia verso le linee strategiche per lo sviluppo

 

6) Valorizzazione dell’Istruzione e della formazione sul territorio, attraverso:

  • I percorsi di istruzione scolastica attivati dall’Istituto Omnicomprensivo, che devono essere difesi e deve essere offerta agli studenti la miglior qualità possibile in termini di strutture e didattica (vedi laboratori e alternanza scuola lavoro)
  • Attivazione di percorsi formativi specifici utili alle finalità generali dello sviluppo economico (esempio: guide turistiche, formazione di figure professionali specifiche per il turismo etc)

Infine, il fare impresa: dobbiamo rendere atto che l’economia sociale sul nostro territorio ha un ruolo crescente e decisivo, si pensi a Dynamo e alla funzione per il territorio che svolge Unicoop o anche il presidio del punto di vista del credito che è sempre stato riconosciuto alle banche, in particolare alla BCC che oggi è parte di un importante realtà di dimensione regionale, che si ausipca non limiti il proprio impegno per il nostro territorio ma possa far leva sulla sua accresciuta dimensione per offrire più attenzione alle realtà locali da cui è nata. Questi modelli di impresa partecipata sono uno strumento da valorizzare e sono un naturale interlocutore dell’amministrazione pubblica sui progetti per il territorio. In definitiva, proponiamo una visione e chiediamo agli attori economici del nostro territorio di condividere “un vero e proprio patto tra pubblico e privato per individuare obiettivi concreti e capacità di mettere in campo il giusto impegno e le necessarie risorse economiche per tendere alla realizzazione di questa visione”.