L'annosa questione dei BIM. Un punto a oggi.

E qui siamo all'ultimo capitolo: quello che ancora va scritto e sul quale stiamo lavorando. Per un vecchio accordo, anch'esso sottoscritto negli anni '80, l'intera somma di cui si parla transita per l'Unione di Comuni della Garfagnana che, a sua volta, la ritrasferisce al soggetto titolato del pistoiese (in questo momento l'Unione di Comuni Montani Appennino Pistoiese). Le somme rimanenenti sono strettamente correlate a quell'accordo. Si apre qui un ulteriore inghippo, questo di natura giuridica. Passa il caso che l'Unione, soggetto nato per nuova istituzione nell'anno 2013, non sia in nulla erede degli enti che lo hanno preceduto e come tale non subentra nei contratti sottoscritti da altri soggetti. Di qui la necessità di stipulare un nuovo accordo con l'Unione di Comuni della Garfagnana per disciplinare le modalità del trafesrimento delle risorse in questione. E' quello che stiamo facendo, che contiamo di chiudere nel giro di qualche mese, e che riporterà 420.000 euro all'anno nella disponibilità piena della nostra Montagna.

Garantisco che il quadro completo delle cose è molto più complesso di come io stesso l'ho rappresentato. Soprattutto spero di aver reso l'idea. Sì insomma ... i BIM, per la storia che hanno avuto negli ultimi anni, non si lasciano incapsulare nel concetto giornalistico per cui "ci siamo svegliati una mattina e i bim erano ritornati".