Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo
Titolo | Il mondo di ieri. Ricordi di un europeo |
Autore | Zweig. Stefan |
Dati | 1994, 364 p. |
Traduttore |
Mazzucchetti L. |
Editore |
Mondadori (collana Oscar Classici Moderni)
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Sinossi |
“Parlate e scegliete, dunque, o miei ricordi, al posto mio, e date almeno il riflesso della mia vita, prima che essa scenda nel buio!”. Questo sperava Stefan Zweig quando si accinse a scrivere la sua autobiografia Il mondo di ieri, Ricordi di un europeo, un anno prima di suicidarsi, nel 1942. Scrittore e traduttore austriaco ebreo, descrive in essa la società in cui visse - a tratti, con la meticolosità di uno storico - e il modo in cui ne venne influenzato e ispirato. Fonte: criticaletteraria |
Il mio Commento |
La fine dell'impero austroungarico, nelle sue implicazioni storiche, culturali e antropologiche, è una delle epoche più intimamente affascinanti. La caduta dell'impero e in essa la morte dell'iper-ragione che lo aveva guidato produce, sul lato opposto, la più straordinaria esplosione di creatività. Così amore e morte, creazione e distruzione divengono i poli attorno ai quali si dipanano le opere dei più illustri creativi dell'epoca. Wagner, Malher, Klimt, Mann. Un po' come se la creazione si alimentasse della distruzione. Zweig proietta su questo sfondo la propria vicenda biografica, ripercorrendo il cammino storico che conduce al nazismo: negazione della storia, distruzione della civiltà, creazione del nulla. |
Scheda libro |
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