Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto

Titolo Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto.
Autore Galimberti Umberto
 
Dati 2012, 436 p., brossura
   
 
Editore Feltrinelli (collana Serie Bianca)

 

Abstract

 

Nelle "Orme del sacro" Umberto Galimberti esplorava la religiosità in Occidente. Da allora la riflessione di Galimberti sul sacro e sulla sua crisi si è approfondita, mentre molte cose cambiavano nel panorama religioso e intellettuale, prima fra tutte l'elezione di Joseph Ratzinger a papa dopo la scomparsa di Giovanni Paolo II. In questo nuovo libro, che riprende solo in alcune parti il testo precedente, Galimberti mira a definire compiutamente la sua visione del cristianesimo, a cui riconosce il merito di aver dato vita e forma all'Occidente, ma che a questo Occidente ha anche strappato il cuore autenticamente religioso. Il cristianesimo è per Galimberti la religione dal cielo vuoto, la religione che ha desacralizzato il sacro, perché ha assegnato tutto il bene a Dio e tutto il male a Satana. Ha preferito la razionalità della filosofia greca con cui ha costruito la sua teologia al comandamento dell'amore che è l'essenza del messaggio evangelico. Per contare ancora qualcosa nel nostro mondo dominato dalla tecnica, questo cristianesimo ormai del tutto esangue e desacralizzato si è ridotto a un'agenzia etica, che si pronuncia su aborto, fine vita, scuola pubblica e privata, e si è fatto "evento diurno, lasciando la notte indifferenziata del sacro alla solitudine dei singoli, (...) che oggi, senza protezione religiosa, devono vedersela da soli con l'abisso della propria follia, che il sacro sapeva rappresentare e la ritualità religiosa placare".

 

Il mio Commento    

 

Le "zone oscure" fanno parte dell'uomo e la loro rimozione forzosa ad opera della ragione determina squilibrio, smarrimento, follia. L'ara del sacro, letta da un punto di vista puramente antropologico, ha avuto, storicamente, il ruolo di consentire l'elaborazione della follia, nelle sue manifestazioni individuali e in quelle collettive. L'idea di Galimberti è che il Cristianesimo, nella sua progressiva umanizzazione di Dio così come nella razionalizzazione del tempo e della storia, abbia abbandonato il "cielo" per il quale era nata, abbandonando l'uomo alla propria solitudine di fronte alle forze cieche dell'irrazionale.

 

Ottimo libro. Molto concettoso. Apprezzabile la distanza e la neutralità dell'autore, sempre scienziato e mai critico nei confronti del cristianesimo e della sua storia. Tanti utili spunti di riflessione che attengono alla vita nella modernità.

 

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