Fiocchi, cinte e cinture

E' la festa della mamma. Di quale anno non importa. Il tema vale dall'eternità e per l'eternità. Accendi il PC e cominci a digitare in cerca di una ispirazione che evochi. Provi a non essere banale. Scrivi madre, figlio, maternità ... dalle parole salti alle immagini. Ecco un po' di quello che compare: una giovanissima donna con il bimbo stretto stretto fra le braccia; la "madre con bambino" di Klimt; la femmina di un orango che osserva il piccolo, disteso sull'avambraccio di lei, in totale abbandono del corpo; una delle innumerevoli Madonne con bambino che la tradizione iconografica occidentale ci ha consegnato; un mammifero disteso sul pelo dell'acqua con in dosso il suo piccolo stretto fra le zampe anteriori.

Ti chiedi quale sia l'elemento comune e ti viene in mente un tema unico ricorrente: quello che attiene alla generazione della vita e alla protezione della vita generata. Ti domandi se la cosa sia il frutto di una evoluzione secolare ma ti accorgi immediatamente che non è così. La proiezione dell'esistenza oltre il limite temporale imposto al singolo individuo compare con la nascita della vita. Non la vita nelle sue forme più evolute. La vita. Il regno vegetale ha escogitato mille stratagemmi per garantirsi un tuffo in avanti. Il regno animale altrettanto. Ma è dove la vita si fa coscenza che il radicamento nella vita diventa affetto, rinuncia al sé e orientamento sull'altro da sé.

Non c'è specie che non protegga il suo piccolo. Non c'è vita che non si volga al dopo. Non c'è negazione del dopo che nell'immaginario di chi la subisce non si faccia apoteosi del nulla. Il tema della vita si lega a quello della protezione finché diviene cultura, antropologia, civiltà.

La donna cinge il ventre gravido di un nastro. E' in-cinta. Avvolge la vita all'interno di una muraglia simbolica. Così protetta la accompagna... fino all'entrata nel mondo. Si de-cinge, nel senso che toglie la cintura. Poi cinge la casa, il luogo dove la vita si trasferisce. E il nastro, simbolicamente, si attacca alla porta. Diventa un fiocco. Infine viene il momento della libertà. Inizia il volo solitario che ogni essere ha in sé. I nodi si sciolgono, le cinte si aprono, la vita si libera.

Che sia questo il senso della maternità? Forse. Chissà... Grazie. A tutte le mamme del mondo.