Perché mi candido a Sindaco di Piteglio

Sono stato a lungo lontano dalla politica. Il pantano nel quale l'ho vista scivolare ha fatto male a me come a voi. Due anni fa ho sentito Renzi alla Leopolda che parlava di futuro, di fiducia e di speranza. Qualcosa mi ha toccato nel profondo e ho pensato che l'onda di quella speranza andasse cavalcata. Anche per la nostra Montagna. E allora ... eccomi qua!

 

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La mia storia personale, che è quella di una persona nata e cresciuta nel mondo dell'associazionismo, mi ha condotto ad una impostazione molto operativa che ho unito, nel tempo, ad un profondo rispetto delle idee e dei valori degli altri. Credo che questo rappresenti il mio valore aggiunto più alto.

Insieme con la squadra che si presenta al mio fianco vorrei ripartire da qui: da un dialogo continuo e sistematico con i cittadini, con  le associazioni e con le categorie economiche, che consenta di mettere insieme i sogni di ognuno in un progetto di tutti.

Credo che in una realtà come la nostra, economicamente povera ma umanamente ricchissima, questo sia l'unico modo per andare OLTRE:

 

OLTRE l'idea di un comune chiuso in se stesso che risolve da solo i propri problemi;

OLTRE la visione dell'amministrazione uscente  poco orientata alla strategia;

OLTRE le difficoltà economiche del nostro territorio;

OLTRE la carenza di servizi che si fa sempre più pressante.

 

E' in questa logica che voglio mettere il mio percorso, le mie esperienze e la mia appartenenza politica al servizio di un Patto per la Montagna e di un progetto di crescita del Comune di Piteglio che ci restituisca la spinta per lanciare il cuore OLTRE l'ostacolo.