La manovra tributaria a Piteglio.

 

 

La buona notizia per i cittadini è che dal 2016, per intervento del legislatore nazionale, la prima casa rimane esente da ogni prelievo, fatto salvo naturalmente, quello relativo al pagamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARI). Quindi dall'anno prossimo i possessori di prima abitazione non pagheranno più nulla e il prelievo tributario sarà integralmente concentrato sulla seconda casa.

Al momento il Governo Centrale afferma che l'intero ammontare di quanto mancherà ai comuni per effetto del venir meno del prelievo sulla prima abitazione sarà integralmente compensato dai trasferimenti. Tuttavia l'esperienza pregressa indice ad essere prudenti e gli scenari che potrebbero aprirsi a seguito di un ulteriore taglio dei trasferimenti porrebbero interrogativi le cui risposte sarebbero tutt'altro che semplici e scontate.

Chiudo tornando alla riflessione iniziale: "credo che non sfugga a nessuno che i Comuni, soprattutto i più piccoli, ormai da anni sono completamente inchiodati nella loro capacità operativa e di investimento". L'impossibilità di accendere mutui, il rispetto del patto di stabilità, la carenza di risorse, la necessità di mettere in piedi comuni che siano maggiormente rappresentativi e più efficienti nella loro capacità di erogazione dei servizi è un tema al quale non è più possibile sottrarsi. Il mondo è cambieto e i modelli passati non ci danno più le risposte che servono. La fusione con San Marcello, sulla quale ci misureremo la prossima primavera, è una delle risposte, forse la più credibile e strutturata che si può immaginare. Ma questo è un altro tema che ho ampiamente approfondito altrove.

Abbiamo sempre detto di voler lavorare al futuro e che avvitarsi sul presente non serve. Le innovazioni vanno cavalcate e non subite. La sfida è aperta e l'opportunità sul tappeto. Ora sta ai cittadini.