L'ordine del tempo
Titolo | L'Ordine del tempo |
Autore | Carlo Rovelli |
Dati | 2007, 207 pp, Brossura |
Collana |
Piccola biblioteca Adelphi |
Editore |
Adelphi
|
Sinossi |
«Pensiamo comunemente il tempo come qualcosa di semplice, fondamentale, che scorre uniforme, incurante di tutto, dal passato verso il futuro, misurato dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono in ordine gli avvenimenti dell'universo: passati, presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aperto... Bene, tutto questo si è rivelato falso» |
Il mio Commento |
La lettura di Rovelli ti dà come l'impressione di trovarti davanti alla reincarnazione di Epicuro: argomenti complicatissimi, accessibili solo ad una elite di addetti ai lavori, restituiti al grande pubblico con una straordinaria capacità di divulgazione che si unisce, a tratti, ad un respiro poetico di tutto rilievo.
In questo caso l'argomento è il tempo, la gabbia che intrappola l'uomo nella propria condizione di essere finito, indagato sul piano della propria evoluzione fisica e riconsegnato a noi nella propria più intima essenza: quella di una illusione fra le illusioni.
La conferma, una volta di più, del principio Kantiano della "Ragion Pura", il rivelarsi del concetto per cui il mondo ci appare come ci appare perché i nostri limiti ci impongono di vederlo così come lo vediamo. Ma anche nel tempo è diverso: come irretito in una sequela di concetti che lo rendono impenetrabile ai sensi. |
Qualche frase |
"Il tempo ha perso il primo strato: la sua unicità. In ogni luogo il tempo ha un ritmo diverso, un diverso andare. Intrecciano danze e ritmi diversi le cose de mondo. Se il mondo è retto da Siva Danzante, di Siva Danzanti ce ne devono essere diecimila, una grande danza comune, come un quadro di Matisse ...".
"[...] la forma elementare della meccanica del mondo [...] non ha bisogno di parlare di tempo. Il mondo senza variabile tempo non è un mondo complicato. E' una rete di eventi interconnessi, dove le variabii in gioco rispettano regole probabilistiche che, incredibimente, sappiamo in gran parte descrivere. E' un mondo terso, ventoso e pieno di bellezza come le cime delle montagne, come la bellezza dele labbra screpolate delle adolescenti". "La natura del tempo resta il mistero forse più grande. Strani fili lo legano agli altri grandi misteri aperti: la natura della mente, l'origine dell'universo, il destino dei buchi neri, il funzionamento della vita. Qualcosa di essenziale continua a riportare alla natura del tempo".
|
Scheda libro |
|