L'ordine del tempo

Titolo L'Ordine del tempo
Autore Carlo Rovelli
 
Dati 2007, 207 pp, Brossura
Collana  
Piccola biblioteca Adelphi
Editore

Adelphi

 

   

 

Sinossi

 

«Pensiamo comunemente il tempo come qualcosa di semplice, fondamentale, che scorre uniforme, incurante di tutto, dal passato verso il futuro, misurato dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono in ordine gli avvenimenti dell'universo: passati, presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aperto... Bene, tutto questo si è rivelato falso»

E un mistero non solo per ogni profano, ma anche per i fisici, che hanno visto il tempo trasformarsi in modo radicale, da Newton a Einstein, alla meccanica quantistica, infine alle teorie sulla gravità a loop, di cui Rovelli stesso è uno dei principali teorici. Nelle equazioni di Newton era sempre presente, ma oggi nelle equazioni fondamentali della fisica il tempo sparisce. Passato e futuro non si oppongono più come a lungo si è pensato. E a dileguarsi per la fisica è proprio ciò che chiunque crede sia l'unico elemento sicuro: il presente. Sono tre esempi degli incontri straordinari su cui si concentra questo libro, che è uno sguardo su ciò che la fisica è stata e insieme ci introduce nell'officina dove oggi la fisica si sta facendo.

 

Il mio Commento    

 

La lettura di Rovelli ti dà come l'impressione di trovarti davanti alla reincarnazione di Epicuro: argomenti complicatissimi, accessibili solo ad una elite di addetti ai lavori, restituiti al grande pubblico con una straordinaria capacità di divulgazione che si unisce, a tratti, ad un respiro poetico di tutto rilievo.

 

In questo caso l'argomento è il tempo, la gabbia che intrappola l'uomo nella propria condizione di essere finito, indagato sul piano della propria evoluzione fisica e riconsegnato a noi nella propria più intima essenza: quella di una illusione fra le illusioni.

 

La conferma, una volta di più, del principio Kantiano della "Ragion Pura", il rivelarsi del concetto per cui il mondo ci appare come ci appare perché i nostri limiti ci impongono di vederlo così come lo vediamo. Ma anche nel tempo è diverso: come irretito in una sequela di concetti che lo rendono impenetrabile ai sensi.

 

Qualche

frase 

 

"Il tempo ha perso il primo strato: la sua unicità. In ogni luogo il tempo ha un ritmo diverso, un diverso andare. Intrecciano danze e ritmi diversi le cose de mondo. Se il mondo è retto da Siva Danzante, di Siva Danzanti ce ne devono essere diecimila, una grande danza comune, come un quadro di Matisse ...".

 

"[...] la forma elementare della meccanica del mondo [...] non ha bisogno di parlare di tempo. Il mondo senza variabile tempo non è un mondo complicato. E' una rete di eventi interconnessi, dove le variabii in gioco rispettano regole probabilistiche che, incredibimente, sappiamo in gran parte descrivere. E' un mondo terso, ventoso e pieno di bellezza come le cime delle montagne, come la bellezza dele labbra screpolate delle adolescenti".

 

"La natura del tempo resta il mistero forse più grande. Strani fili lo legano agli altri grandi misteri aperti: la natura della mente, l'origine dell'universo, il destino dei buchi neri, il funzionamento della vita. Qualcosa di essenziale continua a riportare alla natura del tempo".
 

 

 

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